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Due giorni di festeggiamenti religiosi e civili.
Il 13 agosto è interamente dedicato alla commemorazione civile dell'eccidio di Otranto.
Nella prima serata, il sindaco della cittadina, l'Arcivescovo, le autorità civili, militari e religiose, partono dal palazzo comunale e si recano presso il "Monumento", in piazza degli Eroi. Deposta una corona di fiori, si tiene il discorso commemorativo. Nella tarda serata, viene organizzata una veglia diocesana per giovani sul colle del martirio, per rinnovare il perenne messaggio di speranza e di impegno civile degli Ottocento.
Il 14 agosto, alle 11, in Cattedrale si svolge il solenne pontificale presieduto dall'Arcivescovo con la presenza delle autorità, del presbiterio diocesano e di una larga partecipazione del laicato della diocesi. Nel pomeriggio, si svolge la processione con l'urna contenente le reliquie dei BB. Martiri trasportate per le vie della città dai sacerdoti della diocesi hydruntina. Le luminarie pervadono le strade principali del paese, creando un effetto goliardico, e numerose bancarelle si preparano per accogliere locali e turisti. La banda intona i classici e allieta i visitatori con le sue dolci note.
La sera il centro di Otranto si anima di gente. Chi acquista dei ricordini dagli ambulanti, chi assapora la "cupeta" e i "mustazzoli", dolci tipici salentini, chi riempie lo stomaco con panini con la salsiccia. E poi, dopo la mezzanotte, tutti volgono lo sguardo verso il mare nell'attesa del suggestivo spettacolo pirotecnico. Fuochi d'artificio di ogni colore e di ogni forma, illuminano il cielo stellato specchiandosi sul mare Adriatico. Come Chiesa di popolo ci ritroviamo in cammino accompagnati dai Martiri, un popolo che con il sangue ha testimoniato la fede in Gesù Cristo.
Valentina Vantaggiato