Ruotalibera Teatro
STREGA BISTREGA
scene di Francesco Persico
costumi di Valentina Bazzucchi
disegno luci di Martin Beeretz
in video Dawid Job Wasiulevska Rocca
riprese e regia video di Fabio Traversa
post-produzione a cura di Lucia De Amicis
con Cora Presezzi, Dawid Job Wasiulevska Rocca, Fabio Traversa
regia di FABIO TRAVERSA
Una strega ostinatamente ignorante, quasi una sopravvissuta di una tradizione streghesca antica e superata. Non sa, o non vuole saperne di più. Una fame atavica la divora. Deve trovare da mangiare e non è facile, e allora anche un bambino diventa un pasto invitante.
Una figlia ignorante anche lei, ma curiosa. Di una curiosità particolare per una giovane strega che conosce di fatto solo erbe, frutta, intrugli magici e bestie boschive. Esistono altri esseri al mondo? E come sono fatti? Come sono fatti i bambini?
"Boh!" risponde la Strega, ma la curiosità della figlia diventa anche la sua.
E poi un bambino: presenza e assenza. I suoi giochi, le sue abitudini. Ripreso e sorpreso nella sua quotidianità. Cosa c'entra lui, così normale, col mondo delle streghe? Ma il suo sguardo ha un luccichio, insondabile.
Un ponte tra la realtà e la fantasia?
Ma se già il bambino in tutte le fiabe è preda inafferrabile, in questa storia lo è ancora di più. I linguaggi scenici usati, quello teatrale e quello cinematografico, accentuano la distanza tra mondi antitetici, rendono vano ogni tentativo delle streghe, segnano poeticamente quella che, forse, è la distanza incolmabile tra il mondo infantile e il mondo degli adulti.
Accade però, forse per magia,che gli estremi si tocchino, che la realtà si fonda con la fantasia. E la tradizione streghesca, antica e mai superata, dia infine alla luce un "frutto" che si perpetui nel tempo.